Imposta di bollo sul conto corrente: cos'è, quando si paga, esenzione

L’imposta di bollo è una tassa che viene prelavata dalla banca dove si ha il conto corrente o libretto di risparmio, ma viene girata all’Agenzia delle Entrate. Si tratta di un’imposta di Stato varata dal decreto-legge n.201/2011 e che l’Agenzia delle entrate ha definito con le circolari n. 48 del 21 dicembre 2012 e n. 15 del 10 maggio 2013.

 

La cifra è fissa per i conti correnti di persone fisiche pari a 34,20 euro, con giacenza media superiore ai 5.000 euro; mentre per i conti correnti di società o associazioni la cifra è di 100 euro.

 

È importante comprendere il funzionamento della giacenza media perché l’imposta di bollo viene pagata per tutti i conti o libretti di risparmio aperti presso la stessa banca.

 

Ci sono, però, alcuni casi in cui l’imposta di bollo è possibile non pagarla o esserne esentati.

Imposta di bollo su conto corrente: cos’è

L’imposta di bollo su conto corrente è in vigore dal 2012 e si tratta di una tassa fissa pagata all’Agenzia delle Entrate, applicata ai titolari di conto corrente e libretti di risparmio sia intestati a persone fisiche che società o associazioni.

Nel caso in cui il conto fosse intestato ad una persona fisica, l’imposto di bollo si applica solo quando la giacenza media del conto corrente è superiore a 5.000 euro. Qualora il cliente abbia più di un conto nella stessa banca, l’imposta va pagata per ogni conto corrente o libretto di risparmio attivo previo il superamento della cifra di 5.000 euro di giacenza media.

 

Quanto costa l’imposta di bollo e ogni quanto si paga

Ci sono due costi differenti dell’imposta di bollo:

  • 34,20 euro che si applica ai conti correnti di persone fisiche con giacenza media superiore a 5.000 euro;
  • 100 euro per i conti correnti di società o associazioni e in questo caso non c’è un minimo di giacenza

L’imposta di bollo viene applicata solo nel momento in cui viene emesso l’estratto conto o il rendiconto. Se quest’ultimo non è previsto dal contratto, l’imposta si paga il 31 dicembre di ogni anno e la somma viene prelevata automaticamente dal conto corrente.

Se per contratto l’estratto conto è previsto con frequenza inferiore all’annualità, il calcolo dell’addebito dell’imposta è proporzionale:

  • 2,85 euro se mensile,
  • 8,55 euro se trimestrale,
  • 17,10 euro se semestrale.

Il totale non supererà mai la somma di 34,20 euro all’anno e l’ultima somma verrà detratta al 31 dicembre; anche per le tipologie di estratto conto qui in alto menzionate l’addebito dell’imposta di bollo avviene solo se la giacenza media è superiore a 5.000 euro.

Come si calcola la giacenza media per l’imposta di bollo

Per calcolare la giacenza media, quindi sapere se si è al di sotto dei 5.000 euro, si devono sommare i saldi giornalieri del conto corrente diviso la somma per i giorni di rendicontazione, quindi: 30 giorni per il mensile, 90 per trimestrale e 180 per semestrale.

Si è detto che l’imposta di bollo va applicata a tutti i rapporti che intercorrono tra cliente e banca e di conseguenza anche la giacenza media.

Se il cliente possiede due conti correnti con giacenza media di 6.000 euro con rendicontazione uno trimestrale e l’altro semestrale, pagherà:

  • nel conto trimestrale, 8,55 euro l’ultimo giorno di ogni trimestre (31 marzo, 30 giugno, 30 settembre, 31 dicembre);
  • nel conto semestrale, 17,10 euro l’ultimo giorno di ogni semestre (30 giugno, 31 dicembre).

È spesso possibile che un cliente non abbia la stessa cifra sui conti e la giacenza media cambia nei mesi, dunque quanto pagare di imposta di bollo? L’esempio è fornito direttamente dall’Agenzia delle Entrate.

Se il cliente è intestatario di due conti correnti dove il primo ha una rendicontazione annuale e giacenza di 50.000 euro il primo trimestre e 1.000 euro nei restanti e nel secondo rendicontazione trimestrale e giacenza di 2.000 euro, questa sarà la suddivisione:

 

1° trim

2° trim

3° trim

4° trim

Giacenza 1

€ 50.000

€ 1.000

€ 1.000

€ 1.000

Giacenza 2

€ 2.000

€ 2.000

€ 2.000

€ 2.000

Imposta 1

-

-

-

€ 34,20

Imposta 2

€ 8,55

-

-

-

 

Questo è il caso in cui è importante tenere in considerazione non la giacenza media di un solo conto, ma di tutti i conti presso la stessa banca. Si nota come la giacenza del primo conto vada ad influire sul calcolo dell’imposta trimestrale del conto 2.

Un altro caso è la possibilità che uno dei due conti sia in rosso. Qui si pagherà l’imposta di bollo solo sull’altro se la giacenza media superiore a 5.000 euro, mentre per il conto in negativo non è dovuta l’imposta.

Imposta di bollo su conto corrente: cos’è

L’imposta di bollo su conto corrente è in vigore dal 2012 e si tratta di una tassa fissa pagata all’Agenzia delle Entrate, applicata ai titolari di conto corrente e libretti di risparmio sia intestati a persone fisiche che società o associazioni.

Nel caso in cui il conto fosse intestato ad una persona fisica, l’imposto di bollo si applica solo quando la giacenza media del conto corrente è superiore a 5.000 euro. Qualora il cliente abbia più di un conto nella stessa banca, l Leggi di più

Conti correnti senza imposta di bollo ed esenzioni

L’imposta di bollo quindi va sempre pagata, ma esistono conti corrente che non la prevedono?

Sì, esistono conti correnti che non prevedono l’imposta di bollo oppure giocare d’inventiva:

  • offerta della banca che copre le spese,
  • aprire un altro conto corrente,
  • beneficiare di un Conto Base o ISEE inferiore a 7.500 euro,
  • carte prepagate con IBAN.

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